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Gli anni Settanta : la “seconda Resistenza” ?

Lukasz Berezowski

Résumé

Gli atti del terrorismo italiano negli anni Settanta sono visti da alcuni scrittori come uno strascico o conseguenza storica delle speranze deluse finita la lotta antifascista, ovvero come la « seconda resistenza ». Le interpretazioni degli anni di piombo viste da alcuni autori contemporanei : Erri de Luca in Il contrario di uno, Luca Doninelli in Tornavamo dal mare e Giuseppe Culicchia in Il paese delle meraviglie.

La tragicità degli eventi degli anni Settanta in Italia lascia segnati gli attori e i testimoni oculari di quel tempo, e coinvolge fortemente le generazioni successive che ne vengono a conoscenza tramite le fonti storiche e le relazioni dei loro predecessori. Visto il tempo decorso che rende più agevole (e anche più arbitraria ?) l’interpretazione di quei fatti, si pongono in essere vari interrogativi sul perchè di quegli accadimenti. Una delle ipotesi vuole che gli anni di piombo siano una conseguenza storica del mancato riconoscimento da parte dello stato dei meriti di quelli che sacrificarono la vita lottando contro il regime fascista. È quel mancato riconoscimento che avrebbe portato a una delusione che si sarebbe manifestate in maniera così violenta per la storia d’Italia contemporanea.

Autori come de Luca, Doninelli e Culicchia sono, pur inegualmente coinvolti nelle vicende oggetto del presente dibattito, e nonostante le diversità tra loro in termini di provenienza, istruzione e idee, che condividono le ragioni comuni, anche se a volte non espressamente esposte, nelle loro recenti prove letterarie. Restando per anni nella sorte di « latitanza creativa » a questo proposito, oggi prendono la parola per rispecchiare in maniera retrospettiva il ritratto di quegli anni difficili che secondo Il contrario di uno hanno travolto una generazione di gioventù « spartita, irregolare, senza congressi, affiliazioni, tessere » che « aveva per campo la strada e per parlamento le assemblee ». Il paese delle meraviglie (che provoca a una profonda riflessione sin dal titolo), presentando una storia d’amicizia del genere tra i ragazzi dell’epoca, misura invece una forte critica del cinismo degli italiani nei confronti di se stessi i quali « non rispettando gli altri, non si possono essere rispettati ». E infine il romanzo Tornavamo dal mare è una comprova dell’argomento posto all’inizio : è necessaria, anche se con ritardo, una resa dei conti storica.