Résumé

Questa proposta s’inserisce nella terza sezione del convegno, dedicata al recente ripensamento retrospettivo degli anni di piombo. Ci concentreremo - presentando un altro aspetto del nostro progetto sulla letteretura degli ultimin vent’anni rispetto a quello presentato nell’incontro del 2007 - soprattutto sul fenomeno della deformazione dei generi : questo taglio metodologico permette di affrontare il tema direttamente, ma anche obliquamente e in contropiede. Partendo dalla ripresa nella letteratura di consumo di Aldo Nove, di quella dell’impegno di Nanni Balestrini, ci soffermeremo anche sulla proliferazione e sulle deformazioni « generiche » della narrativa criminale, con le sue numerose, scintillanti sfumature di giallo e nero, tragico e comico, finzione, faction e storia. Partendo da Crimini (2005), vero e proprio fotomontaggio del noir contemporaneo, esploreremo come Giancarlo De Cataldo abbia combinato la narrazione della criminalità organizzata con quella del terrorismo.Analizzeremo, infine, l’anomala esplosione di testi narrativi sul terrorismo che ha interessato la scena culturale italiana nella stagione 2003-2004 (undici solo quelli pubblicati dalle maggiori case editrici) ; in considerazione del fatto che si tratta, per la maggior parte, di opere redatte da autori appartenenti a quella stessa generazione di scrittori che sembrava risolversi tutta nell’orizzonte del pulp e del disimpegno, tenteremo d’indagare i motivi di tale scelta e le sue connessioni con quel "ritorno alla storia" e a codici narrativi di stampo realistico, che appare caratteristica peculiare della più recente narrativa italiana.